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La crisi energetica del ’73-’74. L’austerity arriva anche a Riccione: code per il gasolio e strade deserte

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La crisi energetica e l’austerity del 1973 e 1974 arriva anche a Riccione: code per il rifornimento di gasolio e i bambini che giocano a calcio su una statale deserta riassumono il clima di quelle settimane.

LA CRISI ENERGETICA E LA GUERRA ARABOISRAELIANA
Riccione 1973 tutto si fermò. Come nel resto d’Italia per la prima volta venne testato il blocco della circolazione delle auto per la crisi energetica. La causa dell’impennata dei prezzi era stata determinata dalla guerra araboisraeliana dello Yom Kippur (6-27 ottobre 1973) in cui Israele ebbe il sopravvento rispetto all’attacco di Egitto e Siria. Gli Arabi per rappresaglia nei confronti di Stati Uniti ed Europa che avevano aiutato Israele, bloccarono le forniture di greggio. Fu crisi energetica.

IL GOVERNO RUMOR E L’AUSTERITY 
Il governo Rumor varò, il 22 novembre 1973, il decretone “dell’austerity”. Aumentò il prezzo della benzina e del gasolio da riscaldamento e venne imposto una sorta di coprifuoco salva energia. Furono ridotti gli orari di apertura di negozi, bar e cinema con il riscaldamento di casa che non poteva superare i 20°, la RAI poteva trasmettere fino alle 23.00. Nelle città venne dimezzata l’illuminazione pubblica e per le festività natalizie anche gli addobbi con le luci.

LA DOMENICA BLOCCO DELLA CIRCOLAZIONE DELLE AUTO
Tra i provvedimenti più stringenti il divieto assoluto di circolazione dei mezzi privati, per risparmiare carburante, da domenica 2 dicembre 1973 e per tutte le altre domeniche e giorni festivi seguenti, si rischiavano multe da 100 mila lire ad un milione. Ma gli italiani furono disciplinati, pochi i furbi: solo 1317 contravvenzioni in tutto il Paese, una di queste elevata dalla Polizia Stradale di Riccione a Savio di Ravenna, nei confronti di un cittadino iugoslavo proveniente da San Marino che dichiarò di non essere a conoscenza del divieto.

 

Riccione 1973 – L’Austerity batte forte, la Statale di Riccione è deserta, senza auto. Qui siamo all’altezza di Via Pacinotti, venendo dalle Fontanelle poco prima del Molino Grossi. È domenica e i bambini improvvisano una partita a calcio. Si possono notare un paio di persone in bicicletta e poi il nulla. (Foto Secondo Casadei)

RICCIONE: LE FILE AI DISTRIBUTORI E LE STRADE DESERTE
Fu come di colpo ritornare al passato. A Riccione in quel periodo il Sindaco era Biagio Cenni, i viali per le restrizioni, la domenica inizialmente erano deserti. Poi i riccionesi cominciarono a convivere con il blocco, le persone ricominciarono a camminare e soprattutto ad utilizzare la bicicletta ma anche i calessi trainati dai cavalli. I bambini tornavano ad essere padroni delle strade giocando a pallone mentre gli adulti spesso erano pazientemente in fila per il rifornimento per le auto o per acquistare il gasolio per uso domestico.

GIUGNO 1974 STOP AL BLOCCO, LA STAGIONE E’ SALVA
Le misure di restrizione del traffico privato furono abolite in maniera progressiva fino alla formale abrogazione del giugno 1974. Per Riccione significò anche salvare la stagione estiva che altrimenti sarebbe stata in parte compromessa.

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