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Un inverno trascorso con Marino Capicchioni (1895-1977) lo “Stradivari” di San Marino

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L’idea venne all’amico Mario Botticelli come me socio del Cine Foto club Riccione e come me appassionato di ogni forma di arte.

Avevamo saputo che a Rimini viveva un personaggio noto e apprezzato in tutto il mondo mentre dalle nostre parti era praticamente sconosciuto. Era un liutaio, un costruttore di violini che veniva chiamato dagli intenditori nientemeno che lo “Stradivari di San Marino” dove era nato il 28 giugno 1895 nella frazione di Santa Mustiola.

Marino Capicchioni nella creazione di uno dei suoi meravigliosi strumenti musicali.

Il suo nome era Marino Capicchioni ed era cresciuto nella bottega del padre falegname. Venne presto attratto dalla passione di quello strumento così armonioso nei suoi colori, nelle sue forme e nelle sue eccezionali sonorità.

Nel 1929 si trasferisce a Rimini dove apre un laboratorio per produrre con passione e qualità artistiche non comuni, questi strumenti che caratterizzeranno tutta la sua vita. Gli chiedemmo d’incontrarlo proponendo di registrare un documentario sulla costruzione di violini dalla nascita al risultato finale.

Era una persona gentile e dall’affabilità straordinaria. Accettò subito la nostra intrusione in quel luogo odoroso di legno e vernici speciali. Si era a metà degli anni ‘70 del secolo scorso, io e Mario dedicammo a quella che era la nostra passione documentaria un intero inverno passando in media due o tre intere serate alla settimana a seguire il prezioso lavoro del geniale Marino.

Abbiamo iniziato il nostro racconto filmato seguendo il liutaio fino alla soffitta dove era salito a scegliere i ciocchi di legno che più si adattavano a quell’opera artistica. Quattro semplici pezzi di legno destinati a girare il mondo. Sera per sera abbiamo filmato il vecchio liutaio mentre realizzava pezzo per pezzo gli strumenti.

Abbiamo visto così i quattro tronchetti di legno trasformarsi in due strumenti di incomparabile bellezza con le striature apparse una sera all’improvviso grazie ad un serie di pennellature di una vernice trasparente che metteva in risalto le naturali venature del legno così artisticamente modellato.

La statua dedicata a Marino Capicchioni L’opera si trova nella Repubblica di San Marino, al museo all’aperto nei giardini del Teatro Turismo.

Marino ci insegnò a nominare le varie componenti di uno strumento: tavola armonica, catena, fondo, tastiera, filetto, manico, riccio, piroli, ponticello, cordiera, effe, anima. A proposito dell’anima si trattava di una specie di legnetto, tipo sigaretta che Marino inserì con uno speciale strumento attraverso una effe all’interno del violino spiegando quello essere uno degli elementi più importanti dell’intera costruzione.

Decidemmo così di intitolare il nostro documentario “L’anima e la catena” nel nome dei due pezzi interni che non si vedono ma sostengono l’intera tavola armonica . (Da non confondersi con il titolo di un film vintage interpretato da Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson!). Marino Capicchioni mantenne sino alla fine il segreto a chi erano destinati i due violini che erano stati l’oggetto della nostra curiosità documentaria.

Lo apprendemmo solo quando Marino pose delicatamente all’interno di due cassette di legno, due custodie foderate di velluto con i due stupendi strumenti modellati in nostra presenza. Sulla prima c’era un etichetta con la scritta: David Ojstrakh (Mosca) e sulla seconda: Yehudi Menuhin (London) che erano allora insieme a Isaak Stern i più famosi e celebrati violinisti a livello mondiale.

Da notare che anche l’italiano Salvatore Accardo già nel 1942 possedeva un violino firmato Marino Capicchioni, uno dei 150 che, a quanto è dato sapere, già in quegli anni il liutaio sammarinese aveva realizzato. Marino Capicchioni è venuto meno il 19 ottobre 1977 a 85 anni.

Mario Capicchioni, figlio di Marino Capicchioni, nella sua bottega (foto Pruccoli)

Il figlio Mario, deceduto a 95 anni, ha seguito le orme del padre lavorando per decenni nella stessa bottega da liutaio dove il compianto Mario Botticelli ed io avevamo realizzato il nostro documentario.

Nel 1983, esattamente 40 anni fa, la Repubblica di San Marino ha inaugurato il monumento che la scultrice Marina Busignani Reffi ha dedicato a Marino Capicchioni per celebrarne la grandezza e che si intitola: “A M. Capicchioni liutaio”, è un omaggio all’arte del Maestro.

Edmo Vandi

Link:
https://www.youtube.com/watch?v=cYnbJ4lmrwg


https://www.sanmarinortv.sm/news/cultura-c6/genio-capicchioni-questa-sera-rtv-documentario-liutaio-sammarinese-a99869

https://fb.watch/n89Kt14dQn/

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