La Chiesa di San Martino si trova in Corso Fll.i Cervi ed è stata costruita nel 1789 dopo che il terremoto distrusse la chiesa di Cavrèt, sita sulla collina delle Fontanelle di oggi. Il capomastro della nuova chiesa, costruita grazie ad una donazione di Michelangelo Almeri, è stato Sante Mazzotti.
Il 20 aprile 1217 compare la prima menzione della “Cappella di San Martino in Arzune”. Tale nominativo è presente in un atto di vendita (prezzo = 50 soldi ravennati) di un pezzo di vigna con terra, da parte di donna Bona e marito Aliprando che lo cede al prete Arimino. Era parte della collina sopra Riccione, ora “Cavrèt dl’arvura”, a sud della punta su cui venne edificato più tardi il Castello degli Agolanti (Tomba Aquilini).
1786 LA CHIESA DI CAVRET DISTRUTTA DAL TERREMOTO
Sorsero prima la chiesa e poi il cimitero. Il 25 dicembre del 1786 un terremoto danneggiò in maniera assai seria la chiesa. Si decise così di demolirla riedificandola al Piano delle Casette (così era chiamato Riccione Paese che contava 570 abitanti) e l’abate del monastero di Scolca, responsabile della parrocchia di San Martino, richiese la necessaria licenza vescovile per il trasferimento.
1787 SI RICOSTRUISCE LA CHIESA IN PAESE
La ricostruzione della chiesa di San Martino, con la casa del parroco dotata di “siti, corte e orti”, fu avviata da Michelangelo Almeri (i lavori edilizi cominciarono il 10 novembre 1787) che lasciò anche un reddito per il mantenimento perpetuo delle prediche di Quaresima, da farsi nella nuova chiesa, mentre prima si tenevano nella chiesetta di Santa Maria del Pantano.
L’Almeri dona ufficialmente il terreno agli Olivetani di Scolca il 20 dicembre 1788. La famiglia Mattioli contribuì alle spese di costruzione con cospicua offerta di 150 scudi e la gente riccionese diede disponibilità. Sotto la direzione del capomastro Sante Mazzotti, dopo un lavoro di due anni, l’ 8 novembre 1789 la chiesa venne benedetta.
Nel 1827 venne dotata di fonte battesimale. Anni dopo don Carlo Tonini fece costruire la cantoria, nel 1855 attivò il cimitero nuovo sul fianco sinistro della chiesa all’altezza dell’abside. Negli anni che seguirono altri interventi:fu costruita la sagrestia, restaurati pavimento e campanile, sistemate le porte, tinteggiato l’interno, l’ancona dell’altare maggiore per il quadro di San Martino, migliorate le cappelle del Beato Alessio e di Maria SS. Addolorata. Nel 1877, accanto alla cappella del Beato Alessio fu sistemata quella di San Giuseppe, dove prima c’era il cimitero vecchio, dando alla chiesa l’aspetto definitivo.
1706. LA CHIESA DI CAVRÈT
Augusto Vasina, nel suo trattato sul medioevo, dice che nei pressi della cappella di San Martino fu costrui- to il castello degli Agolanti. In uno schizzo del 1706 sono ben visibili la «chiesa di Arcione» e il castello degli Agolanti «Tomba Aquilini». E’ un documento di raro interesse per l’immediatezza della percezione visi- va che ci dà l’immagine della chiesa di «Cavrèt» e dei luoghi circostanti.