Tra i drammatici naufragi delle imbarcazioni riccionesi la storia ci consegna il ricordo della “Saluzzo”.
Era il 3 marzo 1852, in una fortissima burrasca presso Bellaria, affondarono cinque barche e morirono 25 pescatori di Rimini e di Riccione. Una era di proprietà di Giovanni “Saluzzo” Rastelli (n.1807) di Riccione, già pescatore pelagico, con cinque uomini di equipaggio.
Il mare non restituì mai di corpi di: Antonio Rastelli (25 anni, parone), Natale Casali (24), Marco Quadrelli (21), Luigi Arcangeli (21) marinai e Matteo Pecci (13) morè.
Cronaca tratta dall’Archivio parrocchiale di San Martino di Riccione. Diario di Don Carlo Tonini. Nota finale: “Dopo la burrasca si prendono moltissime grancevole che in copia tale non si ricorda a memoria d’uomo”