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Le regole dell’asilo d’Infanzia “Maria Ceccarini” nel 1891

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Curiosando nello Statuto del Giardino d’Infanzia “Maria Ceccarini”, inaugurato il Primo Novembre 1891, scopriamo le regole alle quale i bambini dovevano attenersi.

Maria Boorman Ceccarini

Diamo uno sguardo allo statuto di questo asilo nato per desiderio di Maria Boorman Ceccarini con lettura limitata ai regolamenti relativi ai piccoli ospiti. C’è da restare piacevolmente colpiti nel notare quanto precorressero i tempi.

IL COMPORTAMENTO
Scopo dell’asilo è di raccogliere i bambini d’ambo i sessi della parrocchia di Riccione dell’età di tre ai sei anni per impartir loro quell’educazione, più che istruzione, e quei principi di rettitudine, di onestà e di veracità nonché di pulizia, cortesia e considerazione gli uni per gli altri tanto necessari per il ben essere della società.

La Direttrice, che abiterà in quell’appartamento dell’asilo destinatole, sorveglierà la condotta dei bambini, dovrà rimandare a casa coloro che per la poca pulizia, la insubordinazione, i ritardi e le assenze non giustificate, possono essere di cattivo esempio agli altri o che fossero affetti da malattie che potrebbero comunicarsi agli altri o che non abbiano subito la vaccinazione.

I bambini devono essere tutti tosati e avere la faccia e le mani pulite all’arrivo.Deve inculcare in loro la fede in Dio, l’amore del prossimo e della Patria, la carità per gli animali, la cortesia, l’ubbidienza, la pulizia, la riconoscenza, l’orrore per la menzogna e il rispetto dovuto alle leggi, ai genitori ed ai superiori.

Giardino d’Infanzia Maria Ceccarini.

LA MENSA
A mezzogiorno sarà somministrata ai bambini una minestra: due volte la settimana di carne, due volte la carne lessata – conservata dal giorno prima – tritata e preparata con cipolla, pomodoro, pasta o polenta, uso ragout, e gli altri due giorni fagiuoli, riso, pasta, patate secondo l’ordine della Direttrice.

Tanto la Direttrice che le addette godono dello stesso vitto preparato per i bambini e devono sorvegliare il loro contegno a tavola affinchè mangino con decenza. Ogni soverchio rigore o disciplina corporale delle addette verso i bambini è rigorosamente proibito.

LA RETTA
I veramente poveri saranno accolti gratuitamente. Quelli che hanno i genitori in una relativa agiatezza sono tenuti a pagare 3 lire al mese. Quando sono in due della stessa famiglia cinque lire, quando sono in tre sette lire.

Dopo la minestra i bambini saranno condotti in giardino. Quando il tempo lo permetterà e faranno quei lavori di giardinaggio possibili alla loro età, e nell’estate dormiranno per un’ora.

Nei giorni dell’inaugurazione dell’apertura dell’asilo e nel giorno della Befana i bambini avranno una piccola festa nella quale verranno distribuiti dei dolci e piccoli doni.

ERSILIA TONINI
Dopo la morte di Maria Ceccarini il 31 Agosto 1903, Ersilia Tonsini figlia adottata, prende il suo posto presenziando a tutte le manifestazioni e istituendo la Festa dell’Albero di Natale.

Ersilia riconfermerà tutti quei principi che sanciscono l’educazione dei bambini. “Non si vogliono scimmie ammaestrate, che sappiano l’ a-b-c a memoria, ma futuri cittadini, consapevoli di vivere in una società con serenità e soprattutto senza ipocrisia”.

Tratto da: I Ceccarini per Riccione di Patrizia Bebi e Oreste Delucca Disegno di Roberto De Grandis tratto da: “La Viola” di Laura Oppioli Berilli

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