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Viale Ceccarini, il Consorzio d’area si mobilita per la rinascita

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Consorzio d’area Viale Ceccarini ecco le tre “r” annunciate dal Presidente Maurizio Metto: Riccione City Concept, rilancio della comunicazione e riqualificazione urbana.

Mettere in pratica il progetto Riccione City Concept, ossia tre anni di eventi di varia
natura, legati da un unico tema, capace di calamitare ospiti da tutta Italia, avviare una
consistente comunicazione sui social tramite media manager e continuare a far leva sulla
riqualificazione urbanistica del centro. Sono tre punti chiave del più ampio impegno di lavoro assunto dal nuovo direttivo del Consorzio d’area di viale Ceccarini che di recente, con la partecipazione di numerosi operatori, ha messo in atto in pacifico sit-in con infiorata davanti al municipio di Riccione. Questo con l’obiettivo di porre l’accento sulle condizioni del “salotto” che, come rimarcato da molti nell’assemblea pubblica tenutasi a Villa Mussolini “versa in una situazione degradata, oltre il livello di accettabilità”. In attesa del master plan dell’architetto Stefano Boeri si chiedono interventi di manutenzione.

Si riparte con nuova linfa? “Dopo i duri mesi di restrizioni per via del Covid, ripartiamo con una bella squadra, formata da persone estrema- mente dinamiche, attive ed entusiaste, anche perché al consorzio stanno aderendo nuove attività, compreso diversi albergatori. Si aggiungono a quelle che ci hanno chiesto di rientrare, per cui presto dovremmo arrivare a un centinaio di adesioni. Diversi consorziati si sono offerti intanto a darci una mano, anche se non fanno parte del direttivo. C’è una voglia di fare e di agire in modo collettivo mai vista!”. Il cda spalanca le porte anche ad altri comitati e ai non associati? “Abbiamo cominciato a farlo con la partecipatissima assemblea, tenutasi a Villa Mussolini. Ne seguiranno altre. Serve a confrontarsi e a far conoscere cose che facciamo e che non sempre arrivano a tutti”. Novità anche sul fronte della comunicazione? “Abbiamo ingaggiato un social media manager. Si tratta di Elisa Parma che spingerà le nostre attività sui vari social. Il nostro obiettivo è duplice: da una parte mira ad affrontare problemi, curare il decoro, l’arredo e tenere rapporti con i vari enti pubblici, anche di servizio, dall’altra lanciare idee e iniziative per attirare la gente e occuparsi del benessere degli operatori, degli ospiti e della città. Regola base che ci fa resistere da 31 anni è rimanere fuori dalla politica partitica”.

C’è un’intesa anche con il comitato di viale Dante? “Ci coordiniamo da tempo, anche per gli eventi, ora abbiamo intenzione di lavorare per fare una cosa unica, servirà tempo, anche per i passaggi istituzionali, però si va in questa direzione”. Avanza l’’ipotesi del Riccione City Concept, di che si tratta? “E’ un grande progetto sul quale, già un anno fa, avevamo mobilitato tutti gli altri consorzi dell’area mare, dal Tasso all’Abissinia. Lo rispolveriamo per il prossimo anno. E’ un format che include manifestazioni ed eventi, alcuni già esistenti, altri nati da noi, ma coordinati dall’amministrazione. Questo contenitore avrà un tema specifico da sviluppare in due/tre anni. Servirà a dare un input anche per la miriade di iniziative che vengono organizzate pure dai singoli locali, albergatori, ristoratori… Se proposte tutte all’insegna di un unico concetto, vengono convogliate in un’unica comunicazione e assumono una maggiore forza”.

Tema forte è il master plan del Ceccarini e dell’intero quadrilatero, un’urgenza? “Da anni diciamo che l’arredo è obsoleto. L’architetto Boeri che ha avuto l’incarico di progettarlo mi piace tantissimo, proporrà certo qualcosa di bello, che noi contribuiremo a limare e migliorare per quanto ci sarà possibile. Ogni progetto va infatti calato e discusso con la città. Sarà un lavoro in divenire, speriamo solo che questa sia la volta buona e che dal progetto si passi all’opera, altrimenti ci ritroveremo con un centro non più all’avanguardia. La stessa cosa vale per il porto. Occorre riqualificare, in passato il rifacimento del lungomare ha fatto l’immagine della città. Siamo una lobby economica, nel post Covid dobbiamo competere col mondo intero”. Altro nodo è il regolamento sulle attività per evitare il proliferare dei bazar. A che punto siamo? “Su questo l’assessore alla Polizia locale, Onorevole Elena Raffaelli, mi ha detto che stanno lavorando, ho comunque fatto un sollecito, affinché si proceda alla svelta. Se viale Ceccarini fosse un luogo meraviglioso, bellissimo, non ci sarebbe bisogno di chiedere ai proprietari di calare gli affitti, né di chiedere un regolamento per evitare bazar, ma il centro sappiamo bene com’è messo, corriamo dei rischi com’è successo a marina centro di Rimini”.

Nives Concolino

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