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Zlatin Penev il campione di poker riccionese che arriva dal freddo 

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Zlatin Penev, bulgaro di origine ma riccionese di adozione, vince 144 mila euro al PokerStars Summer Festival di Malta. In totale bottino da 280 mila euro. 

 

ZLATIN E RICCIONE
Di nome fa Zlatin ma è riccionese dentro e ci tiene sempre a sottolinearlo. Zlatin Penev, 24 anni pensa e sogna in italiano, d’altronde vive nella Perla Verde da quando ne aveva 6: elementari e medie alle Fontanelle, lo sport, tante amicizie e un’infanzia vissuta a fianco della mamma Diana, unico contatto con la Bulgaria, suo paese natale, una volta all’anno per trovare i parenti. Ma crescere tra culture e lingue diverse è sempre una ricchezza e Zlatin sintetizza bene al tavolo e nella vita l’esuberanza e la giovialità romagnola con la determinazione di chi arriva dall’Est.

Ingredienti che sicuramente lo hanno aiutato nel costruire il suo percorso nel mondo del poker professionistico. L’interesse per il poker si manifesta a 16 anni con i primi piccolissimi tornei tra amici a Natale, a Zlatin viene tutto naturalmente facile: legge le giocate degli amici, calcola le probabilità e rimane sempre concentrato. 

GLI INIZI DELLA CARRIERA
“E’ stato un percorso fatto di studio, disciplina, voglia di imparare: ho seguito tantissime partite per cercare di crescere e capire il gioco”. Quando hai capito che potevi trasformare un gioco in una professione? “Era Halloween ed avevo da poco 18 anni. Partecipai ad un torneo live a San Marino aggiudicandomi il primo premio di 2500 euro, per me una grande emozione. Facevo il barista al bar Centrale a Riccione, terminai la partita alle 6 del mattino ed arrivai tardi al lavoro con il premio in denaro in tasca, era circa il doppio di quanto guadagnavo in un mese. Misi in fila le cose e pensai di avere le carte in regola per provarci”.

E a casa tutto ok? “Mia mamma all’inizio è sempre stata molto diffidente e non approvava, le raccontavo che ero portato per il poker ma nulla. Poi quando i risultati mi hanno dato ragione ha capito come per me questo mondo sia importante”. Con le prime vincite per il giovane player non è semplice rimanere  ancorati alla vita di tutti i giorni, tra l’altro aumentano per Zlatin anche le responsabilità “Da un anno ho perso il padre, i miei erano separati, e così sono diventato l’uomo di casa. Per me è un grande orgoglio poter aiutare in casa, da tempo pago anche la rata del mutuo e questo mi fa stare bene”.

ZLATIN E LA SUA RICCIONE
Ora però da qualche mese vivi a Malta “Sì, insieme ad un paio di amici-giocatori perché lì ho la possibilità di partecipare a grandi tornei internazionali come quello vinto in estate”. Eppure appena puoi torni a nella Perla Verde. “Sono molto legato a Riccione, a scuola in matematica non ero un genio mi piaceva invece l’informatica anche se la matematica applicata al tavolo è diversa”. Altre passioni? “Sicuramente il calcio che mi ha permesso di coltivare tante amicizie, ero un bomber. Ho giocato nell’ASAR, nella Perla Verde e nella Fya Riccione con la quale sono diventato campione regionale con in panchina Mister Lorenzi e tanti ragazzi che ancora frequento”.

In foto Zlatin Penev, il primo in alto a sinistra con la maglia verde, insieme ai suoi compagni di squadra del 1999 della Fya Riccione campioni regionali.

PROSSIMI OBIETTIVI
E per il futuro? “Lo vedo all’estero, dove organizzano continuamente tornei importanti, il mio sogno è giocare un giorno a Las Vegas”. Che comunità è quella del Poker? “Ci conosciamo tutti e c’è grande rispetto tra giocatori, ho tanti amici con cui ci si confronta continuamente ”. Essere un Pro significa giocare anche e soprattutto online, è dura? “Sì, gioco 4-5 volte a settimana con sedute da 8-10 ore arrivando a giocare in contemporanea anche su 18 tavoli: è impegnativo, l’adrenalina aiuta ma serve essere lucidi, concentrati e sempre molto attenti”.

Che tipo di giocatore sei? “Dicono che al tavolo sia aggressivo ma dipende sempre da chi ho davanti, una qualità è anche saper cambiare pelle”. Il tuo bilancio economico? “Al momento positivo e posso tranquillamente dire che il poker mi ha cambiato la vita, ho fatto qualche investimento diversificato in vari settori”. Zlatin mentre ci parla con gli occhi sembra voler prendere a morsi il futuro, dietro gli occhiali con una montatura tonda da universitario, prova a leggerlo come se fosse una mano di poker
ma prevedere il domani nella vita non è semplice: i grandi numeri possono dare le vertigini e serve giocare bene le proprie mani, la mamma e la rata del mutuo sicuramente serviranno in questo senso. Facciamo il tifo per te Zlatin. 

Zlatin, cronostoria di un successo: bottino da 280.000  

Come funziona? Semplice, ci si iscrive versando la quota di partecipazione e poi tutti i partecipanti si siedono al tavolo con l’identico numero di fiches (stack) con l’obiettivo di eliminare gli avversari: non si giocano quindi soldi in contanti durante le mani ma solo la posta iniziale di iscrizione e quindi non siamo nel mondo dell’azzardo ma in quello definito poker sportivo.

VITTORIE E RISULTATI
Zlatin continua nel suo percorso di crescita nella variante del Poker Texas Holdem e nel dicembre 2021 mette a segno un bel 4° posto da 44.800 euro alla World Series of Poker Europe al King’s Resort di Rozvadov in Repubblica Ceca che vedeva al tavolo iniziale 535 partecipanti.

Poi a Malta quest’estate arriva la consacrazione del riccionese. A giugno vince il “The Poker One”, ormai un classico appuntamento firmato StanleyBet: 1° classificato su 210 iscritti, al tavolo finale batte anche il giornalista sportivo Riccardo Trevisani aggiudicandosi i 90 mila euro della prima piazza. Per finire arriva l’ultimo successo, il più importante di tutti, il PokerStars Summer Festival di Malta: iscrizione 1100 euro, Zlatin sbaraglia la concorrenza e porta a casa il primo posto da ben 144.630 euro.

Francesco Cesarini

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