I terreni di Viale Corridoni erano il regno di Salvatore Conti detto “Panzanèla”, un coltivatore “universale”: grano, ortaggi, frutta, piante, fiori, che vendeva con profitto.
Capitava però anche il momento che c’era sovrabbondanza di ortaggi e magari rimaneva del pane che diventava secco e allora… la sua dolce consorte Rosa Nanni preparava pane a fette bagnato con aceto, rigorosamente fatto in casa, e poi farcito con ortaggi misti cotti e impreziosito da filetti di acciughe riccionesi sotto sale. Ecco pronta una buonissima panzanèla che Salvatore divorava golosamente.
Da qui il soprannome.
Negli anni anche la zona di Via Corridoni ebbe un notevole sviluppo edilizio.
Nel dopoguerra, in fondo, vi era il Mercato coperto; c’era un calzolaio nell’angolo, una casina che ospitava due classi della scuola media Manfroni, poi il Cinema Odeon, chiuso anni fa, dove si racconta che durante un film Marein d’la Vala ci si addormentò, rimanendo chiuso dentro per poi svegliarsi al buio quasi morendo di paura.
Vi era la Ciccolateria Paganelli famosa per i suoi dolci, cioccolatini, gelati e uova di Pasqua, al banco l’aiuto dei Garoia, suoi parenti. A fianco egli anni 59/60 c’era un negozio con l’esposizione delle Ceramiche Marazzi. Poco dopo l’angolo, sulla sinistra vi era il panificio di Li Pira oltre il forno c’era la bottega alimentare dei Sartori; in fondo, angolo viale Ceccarini la macelleria Mancini.