L’ultimo saluto a Calogero (Lilli) Filippazzo, storica “maschera”
di Riccione. Famoso per la sua eleganza nei modi e nel vestire.
E’ stato punto di riferimento, una vera e propria istituzione per chi frequentava il cinema.
Calogero Filippazzo, “Lilli” per gli amici, storica maschera dell’Odeon e poi del Teatro Turismo. “Lilli” se n’è andato per sempre lo scorso 2 luglio, a 94 anni, portando via con se un tassello di storia di Riccione.
Sempre elegante e gentile con le sue buone maniere, asi era conquistato la simpatia di tutte le persone che avevano avuto la fortuna di frequentarlo o semplicemente conoscerlo. Fin dal dopoguerra, quando lavorava all’Odeon di Barilari ha accom- pagnato in sala decine di migliaia di riccionesi, così al Cinema Teatro Turismo (gestito dai Chiadini di Bologna), dove rimase dalla costruzione al suo pensionamento.
Come racconta il nipote Massimo Buscherini: “Zio Lilli, sempre sereno e cortese, uomo di compagnia era superat- tivo, al punto che andava ad attaccare in giro le locandine dei film con un barattolo di colla. Per un lasso di tempo ha fatto pure l’operatore, erano i tempi in cui si avvolgevano le bobine con la manovella.
Per lui non c’erano feste, anzi proprio nelle grandi ricorrenze pranzava in fretta per andare ad accogliere in tempo gli spettatori in sala. D’estate ebbe anche l’occasione di conoscere Fabrizio Frizzi, ancora bambino. Suo papà Fulvio era infatti un noto distributore cinematografico, direttore commerciale dell’Euro Internetional Film e successivamente della Cineriz.
A fianco di Filippazzo, c’era sempre la moglie Lucia Girolomini, che con lui ha condiviso anche il lavoro all’Arena Mare.
Nel tempo ha così avuto occasione di conoscere personaggi del calibro di Gino Bramieri, Delia Scala e Pippo Baudo”.