Un’anfora di epoca romana arricchisce il patrimonio museale di Riccione, in attesa di sbarcare nella nuova struttura dell’Ex fornace in Via Einaudi.
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Un’anfora d’epoca romana, rinvenuta dalla Sezione dei Carabinieri di Misano Adriatico il 28 febbraio 2020 e affidata dalla Soprintendenza Archeologia e Belle Arti al Museo del Territorio di Riccione, è uno dei nuovi “gioielli” che impreziosiscono il patrimonio museale della nostra città. Giunta ai nostri giorni intatto e ricoperto da incrostazioni per la lunga permanenza in mare, si trova ora in deposito in attesa dei nuovi spazi espositivi, previsti nell’ex fornace in viale Einaudi.
I RITROVAMENTI NELL’AREA EX RISTORANTE CONTI A SAN LORENZO
Si torna intanto a parlare anche dei frammenti rinvenuti dal 1977 al 2007 nei vari siti di San Lorenzo come l’area della farmacia comunale (1995), ex hotel ristorante Conti e casa privata all’inizio di viale Veneto. La ricognizione procede con il professore Enrico Cirelli dell’Università Bologna e Andrea Tirincanti, direttore del museo. Nella lente i reperti rinvenuti nel tempo nei tre siti, compreso alcune ceramiche e l’anfora Late Roman III , ritrovata nell’ex area Conti. Si tratta di una tipologia di anfore prodotte fino alla fine del VI secolo dopo Cristo in Asia minore, odierna Turchia, destinate al trasporto e alla conservazione di vino pregiato. Sono comunque una sessantina le cassette di reperti provenienti da San Lorenzo.
IN CANTIERE ANIMAZIONI IN REALTA’ AUMENTATA
Tra i reperti più antichi custoditi a Riccione figurano pure i fossili del Monte Castellaro e della Valle del Conca, in particolare un fossile di rana e di un pesce Aphanius Crassicaudus, poi quelli di barracuda, provenienti sempre dall’Adriatico, di Bison Priscus, di rinoceronte e d’orso delle grotte, scoperti nella Valle del Conca. Come anticipa l’Assessore ai Servizi Educativi Alessandra Battarra, attraverso un’applicazione in più lingue da scaricare gratuitamente sui propri smartphone: “I reperti prenderanno vita in realtà virtuale con quattordici animazioni in realtà aumentata e un filmato in VR. Si prepara intanto il nuovo museo del Territorio, inserito nel piano Triennale dei Lavori pubblici e finanziato. Il progetto è entrato in fase esecutiva, per cui entro l’anno potranno iniziare i lavori. Nel frattempo si risistemano le teche espositive (le attuali risalgono agli anni Ottanta), le scritture e anche la posizione dei reperti, mentre nei depositi si sta catalogando materiale mai esposto e studiato prima”.
Nives Concolino