La Faustina Piccioni è scomparsa qualche anno fa, ma a Riccione Paese tutti la ricordano con affetto e chi deve andare a far compere in tabaccheria dice ancora “A vagh da la Faustina”.
Nata nel 1913 alle Fontanelle, da Tuda Spadoni e Agostino Piccioni, fece la bidella alle scuole elementari situate al bivio per Morciano.
LA LICENZA TABACCHI
In seguito ottenne la licenza dei tabacchi usufruendo delle agevolazioni offerte agli orfani di guerra (il padre Agostino perse la vita sul Carso) piazzandone la sede in Paese. Attività che, con l’aiuto del marito Aldo Bompani, portò avanti ininterrottamente sino agli anni ‘90.
Donna decisa e di forte carattere si mostrava invece tenera verso i bisognosi e chi aveva temporanee difficoltà. Già durante la Seconda Guerra mondiale si adoperò come volontaria nella Croce Rossa e mai smise di fare beneficenza sia si trattasse del ricovero o della chiesa, sia di associazioni di solidarietà (grande il suo impegno con lo IOR negli ultimi tempi).
E negli anni magri sovente dava sigarette a credito tanto da essere bonariamente rimproverata dagli stessi fruitori: “S’un fòs per lià a fumaria ad mènch”. Una vita senza clamori quella della Faustina ma sicuramente molto ricca di quelle intime soddisfazioni che si provano nel donare agli altri.