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Al bar Alba incontravi…

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Al bar Alba potevi incontrare tanti profili riccionesi, con interessi diversi ma che in quell’angolo dell’Alba rovavano comunque un punto di riferimento. Anche don Alberto che giocava a dama ma pure Gaffarelli, Renzi, Galli, Arcangeli, Gusella, Cesarini, Semprini, Mariani, Tosi…

Tra chi frequentava lo storico bar Alba ricordo Berto della Ida, il proprietario dell’immobile, assieme a sua sorella la signora Silvana sposata con il signor Gualdi. Poi c’era un trio: Berto il tabaccaio che cominciò vendendo il sale, l’amico Gaffarelli marito della Pina della frutta e Berto Renzi dell’Ufficio Postale sempre pronti ad organizzare scherzi a volte spalleggiati da Clelio Volpe per divertirsi con Pepo il sarto. Poi Castiglioni e Armando Semprini “Crusèin”.

La combriccola scherzava spesso anche con don Alberto, arrivato a Riccione nel 1956 e spesso impegnato tra una messa e l’altra in incredibili sfide a dama con Ciali. Poi c’era il mitico Galli l’elettricista con la sua Bianchina carica di tutto il materiale. Di grande compagnia anche Augusto Arcangeli, l’imbianchino, il figlio grande dei Brèck e “fiùl ad Ristìn” e la “Caramèla” (la Graziana sorella di Augusto e moglie di Tino Villa, fratello di Edo e di Ezio). Poi ricordo Ezio Villa con la mamma Lisa che lo cercava sempre al mare perché doveva andare a studiare. Per i ragazzi dell’Alba Armando Semprini, Luigi Tagliati ed Ezio Villa erano gli esempi da seguire negli studi per le belle pagelle.

Da sinistra: Edo Villa, un cameriere, Nino Villa babbo di Edo e Graziana Arcangeli moglie di Tino Villa.

Cenni arrivava al bar Alba sempre con il bocchino e spesso raccontava dei suoi viaggi alle terme Karlovy Vary in Boemia. Poi arrivavano i fratelli Mariani allora Tino porgeva loro il caffè e mio padre un pò geloso ribatteva: “Ma come mai a me questo trattamento non lo riservi?” E io mi vergognavo e cercavo di rimpicciolirmi e appartarmi. Il bello era quando arrivava Baribo Tosi il barman dell’Embassy di Rimini, entrava ti dava stringe forte la mano oppure ti levava il fiato con una ditata forte sul petto all’altezza del cuore, era fortissimo a boccette. Poi vi erano Claudio Semprini e Mario Amati con la sua pipa conio quale parlavo di viaggi e avventure in barca.

bar Alba cena

Poi c’era Marzio Cesarini che parlava sempre di calcio, spesso con Walter Patrignani poi passò allo sci, ereditando il compito di segretario e responsabile del club più grande in Italia: lo Sci Club Riccione fondato mio padre Celio. Al bar Alba poi c’era spesso Galeazzo Gusella con tutti i suoi amici: Enzo Mulazzani, Ottavio, Riccardo, Valerio detto “Kansas” ed altri.

Bello il periodo del galà “Veglione dell’Amicizia alla Punta de L’Est” con Edo Villa sempre serio e molto composto nel suo atteggiamento di grande ristoratore, uno stile e un modo di fare simile a Paolo Liggeri della Punta dell’Est, il cui padre Pino, fu il primo gestore del Bar Alba nell’immediato dopo guerra.

Carlo Volpe

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