FUCILE – S-ciòp
Fucile a bacchetta (ad avancarica) = “S-ciòp a batèca”.
Se non fa il “S-ciuptèr” fa la rivoltella = “S’un fa e S-ciòp e fa la rivultèla”.
In un modo o nell’altro.
il F. scarico fa paura a due = “E S-ciòp schèrgh e fa pavura ma dò”.
Chi lo impugna perchè lo sa inefficace e chi se lo vede puntato (e non sa che è scarico). Veloce come una pallottola del Fucile = “Via come una pala da S-ciòp” – Irraggiungibile. un tiro di Fucile = “Un tir ad S-ciòp” – Unità di misura di lunghezza.
La doppietta = “La S-ciòpa” – L’arma a due canne del cacciatore.
La doppietta e la moglie non s’imprestano mai = “La s-ciòpa e la mèj l’in s’impresta mai”. A volte però, lei, non chiede il permesso.
Fucilata, Schioppettata = “S-ciuptèda”.
Armaiolo = “S-ciuptèr” – Chi vende fucili.
Schioppettiere = “S-ciuptèr” – Chi fabbrica fucili.
Gli schioppetti = “I S-ciuplèt” – Varicella
Schioppetto = “S-ciuplèt”.
Nome onomatopeico di un gioco dei ragazzini di un po’ di tempo fa.
LA CERBOTTANA = “E S-CiuPLèT”
Serviva un pezzo di tubo di plastica; in tempi non tanto lontani si ado- perava un ramo di sambuco a cui si asportava il midollo centrale. Si preparavano poi dei lunghi e stretti coni di carta, col diametro della base di giustezza con quello del tubo che inseriti fungevano da proiettili. Quindi servivano buoni polmoni per indirizzarli sul bersaglio prescelto.
FUCiLE CON L’ELASTiCO = “E S-CiòP SL’ELASTiCH”
Da un pezzo di legno, che poteva essere anche una vecchia assicella, si ricavava la sagoma del fucile con gran lavoro di raspa. Naturalmente era dimensionata alle nostre misure di ragazzini. Poi chiodino in punta, molletta da bucato fissata a fine canna dove c’era il foro che imitava il grilletto.
Un buon elastico con funzione da proiettile veniva agganciato al chiodino e fermato nella molletta… almeno sino a quando non appariva il bersaglio.
Giuseppe Lo Magro